UDINESE–NAPOLI 0–1, MASSIMO RISULTATO CON MINIMO SFORZO, MERITO ANCHE DI UNA BUONA UDINESE

DECIDE UN RIGORE DI JORGINHO, CHE PRIMA VIENE RIBATTUTO DA SCUFFET E POI RIPRESO DALLO STESSO CHE SEGNA
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L’Inter regina per una notte, poi ritorna sulla terra con la vittoria in trasferta del Napoli che si riprende il primato su un campo ostico di per sé, ma anche adatto alla coltivazione di patate, come lo stesso Sarri ha dichiarato “Indegno della serie A”.

Dicevo dell’Inter super fortunata di Spalletti, che certamente pregustava il primato e sperava molto nell’Udinese, ma il Napoli di quest’anno ha una sicurezza difensiva e la certezza di essere forte, che non dà spazio ad alcuna speranza da parte degli avversari che, per il momento, sono a distanza di sicurezza. Sono tre punti pesanti conquistati in una giornata, forse la peggiore del Napoli di Sarri, in cui la squadra friulana ha saputo imbrigliare la manovra del Napoli, facendo densità e non scoprendosi mai, tranne in alcune fasi della partita.

Ma non solo, i friulani erano tutti dei marcantoni, tanto che i piccoletti del Napoli hanno subito per tutta la partita la loro fisicità. Il merito della squadra di Oddo, che esordiva in panchina, è stato quello di non avere sbandamenti in difesa e di sovrastare fisicamente il Napoli, aiutata da un campo non all’altezza di un campo di serie A.

E’ stata la prima volta che il Napoli ha prodotto solo 4/5 azioni da gol, di solito superano sempre le 10. Bisogna anche dire che l’Udinese non ha mai impensierito Reina. Nonostante questo, nelle poche azioni che ha prodotto la squadra azzurra, al 33’ c’è scappato il rigore per fallo su Maggio, un vecchietto che meriterebbe la riconferma, visto che è alla scadenza di contratto.

Il rigore di Jorginho, prima parato da Scuffet e poi ribattuto in rete dallo stesso Jorginho, ha permesso al Napoli di giocare in sicurezza e pur sbagliando molti passaggi non ha permesso mai agli udinesi di essere pericolosi. Ecco, c’è questo da dire: la difesa azzurra sta ormai acquisendo quegli automatismi che la rendono impenetrabile. Ottimi Koulibaly e Chiriches, che sostituiva Albiol, con un Maggio che si è ben comportato.

Quindi, niente gioco spettacolare, complice anche un po’ di stanchezza dovuta alla partita di champions, ma praticità e gestione del vantaggio.

La vittoria sull’Udinese permette agli azzurri di preparare la sfida contro la Juventus, adesso a 7 punti, ma sicuramente vincerà col Crotone e si porterà a 4 punti.

E veniamo alla partita, che come abbiamo detto, è stata molto complicata per il Napoli senza azioni di rilievo fino al 23’ quando c’è stato un bel calcio di punizione di Mertens che viene respinto dalla barriera.  

Sulla fascia sinistra, dove si sente la mancanza di Ghoulam, Insigne, pur giocando bene, è stato sempre imbrigliato dalla difesa udinese. Ma anche Insigne sembrava appannato, con lo stesso Hamsik, con Mertens e Callejon, chiusi dai bacchettoni udinesi.

Al 33’ il Napoli trova il vantaggio su calcio di rigore concesso da Di Bello per un fallo di Angella su Maggio, in piena area. Non ci sono dubbi. Tira Jorginho, ma Scuffet respinge la debole e centrale conclusione. Sulla respinta è lo stesso brasiliano che realizza il gol del vantaggio.

Ci aspettavamo un secondo tempo azzurro in toto, ma invece c’è stata più Udinese che Napoli, almeno sul piano della volontà e del predominio territoriale, ma, come abbiamo detto prima, i vari Koulibaly e Chiriches hanno ben controllato i tentativi velleitari dei friulani. R

L’unico rischio, Reina lo ha corso nel recupero, propsio sul finire, quando Barak (non Obama) da fuori area tira forte, ma Reina blocca in due tempi, dando la certezza al napoli della vittoria e dei tre punti pesantissimi.

UDINESE (3-5-1-1): Scuffet 6; Angella 6 (38′ st Bajic 5), Danilo 6,5, Samir 6.5; Widmer 6, Barak 7, Fofana 5 (30′ st Jankto 5,5), Balic 6, Adnan 6.5; De Paul 6.5; Perica 6 (15′ st Lasagna 5). 

A DISPOSIZIONE: Pezzella, Bochniewicz, Borsellini, Pontisso, Lopez, Larsen, Nuytinck, Ingelsson. 

ALLENATORE: Massimo Oddo 6

NAPOLI (4-3-3): Reina 6; Maggio 7, Chiriches 6, Koulibaly 6.5, Hysaj 6.5; Allan 6.5, Jorginho 6.5 (26′ st Diawara 6.5), Hamsik 5 (38′ st Rog s.v.); Callejon 6, Mertens 5.5, Insigne 5.5 (32′ st Zielinski 6). 

A DISPOSIZIONE: Sepe, Rafael, Albiol, Maksimovic, Mario Rui, Leandrinho, Giaccherini, Ounas. 

ALLENATORE: Maurizio Sarri 7

ARBITRO: Marco Di Bello di Brindisi 7

MARCATORI: pt 32′ Jorginho

AMMONITI: Danilo, Jorginho, Perica, Adnan, De Paul, Widmer;