UNION BERLINO-NAPOLI 0-1, RASPADORI GOL SU UN ACUTO DI KAVARADONA...E IL NAPOLI VINCE!

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E' vero, il Napoli non ha giocato una grande partita, un solo tiro in porta, ma per una grande squadra basta e avanza. Il Napoli vince a Berlino contro l'Union, proponendosi con forza per gli ottavi di Champions: Kvaradona ispira, Raspadori rifinisce. In difesa ottima prova del brasiliano Natan, sempre più "cancelliere" di Kim. Scusate il "cancelliere" ma per far capire che tra poco di Kim non se ne parlerà più.

E' bastato solo un tiro in porta, poco direte, ma basta e avanza al Napoli per passare all’Olympiastadion di Berlino. Però chi ha visto la partita si è reso conto che il Napoli aveva una sicurezza e un dominio del gioco che si intravedeva in ogni azione, anche se non è sfociata in un'azione da gol. D'altronde il possesso palla è stato nettamente del Napoli. Gli azzurri volano a quota sei in classifica distanziando di tre lunghezze il Braga, battuto in casa dal Real e prossimamente dovrà venire a Napoli. E' stata una partita costellata da errori da ambo le parti. Partita dominata dal nervosismo dei tedeschi perchè reduci da 8 sconfitte, nove con la sconfitta col Napoli, mentre da parte napoletana mancava un fromboliere come Osimhen, il terminale offensivo di tutte le azioni del Napoli e Anguissa.

 

Il Napoli di Garcia scende in campo con gli stessi undici di Verona, confermando Cajuste in mediana e Raspadori al centro dell’attacco. Fischer invece attua una mezza rivoluzione, tenendo fuori tutti i big e varando un’Union operaia. Il 3-5-2 con Trimmel e Gosens sugli esterni garantisce densità in difesa e in mediana ai berlinesi, che appena possono lanciano in profondità i veloci Becker e Fofana, contro i quali Natan e Rrahmani soffrono un po’.

In fase di costruzione delle azioni offensive il Napoli semplicemente non c’è. Lobotka e Zielinski sono marcatissimi, Cajuste è cercato spesso ma non sembra a suo agio sul campo bagnato. Di palloni a Kvaradona marcatissimo anche da tre difensori, e a Politano ne arrivano pochi, a Raspadori ancora meno. È quasi un lusso per la squadra di Garcia arrivare all’intervallo sullo 0-0, visti i rischi corsi nel finale: Meret efficace sul tiro di Fofana, fuori misura una conclusione dal limite di Khedira.

Dopo il primo tempo Garcia lancia Elmas al posto di Cajuste e il Napoli prova ad alzare un po’ il baricentro e, soprattutto, a stazionare con maggior continuità nella metà campo dell’Union. Obiettivo che riesce solo in parte. Funziona però il pressing alto, che mette in difficoltà i legnosi difensori tedeschi. Da un errore di Knoche si chiude il “triangolo” con Kvaradona che supera Trimmel e offre a Raspadori il comodo pallone dell’improvviso vantaggio. 

È il minuto 65 e Garcia, che stava per inserire Simeone al posto di Jack, manda in campo 5′ dopo l’argentino e Olivera, tentando di congelare il possesso del pallone. Fischer sostituisce Fofana, tra i più attivi, e fa tre cambi in un colpo solo. Poi lancia pure Volland, uno dei big esclusi a inizio gara. I tedeschi passano alla difesa a quattro, spingono confusamente e in massa. Il Napoli si schiaccia, senza riuscire a sfruttare gli spazi in contropiede. Knoche sfiora il pari di testa, ma è l’unico vero rischio per Meret. Vince il Napoli ed è l’unica cosa che conta. 

Dopo i segnali di risveglio di Verona, Meret ha confermato di aver superato la fase no. Un paio di buoni interventi, soprattutto nella prima parte di gara, a dare tranquillità al reparto difensivo. Per il resto, tanta generosità dai vari Di Lorenzo, Politano e Mario Rui, seppur ingabbiati nella ragnatela predisposta da Fischer. Al solito letali Kvara e Raspadori, nell’unico vero lampo della loro gara.

Per tutto il primo tempo il Napoli ha cercato invano spazi per manovrare, non riuscendo a innescare gli esterni del tridente d’attacco, marcatissimi, con la dovuta efficacia. Isolato Raspadori in avanti, sterili i cross, inviti a nozze per i lungagnoni della difesa tedesca. Poco è cambiato nella ripresa, almeno fino al gol.

I VOTI

Meret 6,5 – Reattivo sulle rare sortite offensive dei tedeschi, ci mette una pezza in alcune circostanze.

Di Lorenzo 7 – Il capitano è uno di quelli che lottano su ogni pallone; non sempre precisissimo, ma costantemente sul pezzo.

Rrahmani 6,5 – Soffre un po’ la velocità di Becker, riesce a contenerlo con l’esperienza e un pizzico di mestiere.

Natan 7 – Essenziale, senza fronzoli, non rinuncia a scagliare la palla in tribuna quando occorre e il suo urlo nel finale rischia di diventare cult. Sta facendo dimenticare Kim.

Mario Rui 6,5 – Tanto lavoro per lui in entrambe le fasi, anche se si fa apprezzare di più in quella difensiva.

Cajuste 5 – Passi indietro rispetto all’ottima prova di Verona: pasticcia sul campo bagnato, perde tanti palloni e chiude la sua gara dopo un tempo.

Lobotka 6 – Ha una gabbia attorno, da cui riesce a sbucar fuori solo con passaggi all’indietro.

Zielinski 6 – Non riesce ad accendersi durante la partita: troppi errori di misura e pochi lampi.

Politano 6,5 – Tra i più propositivi, in qualche circostanza potrebbe tirare ma pecca d’altruismo.

Raspadori 7 – Tocca pochissimi palloni e si ritrova isolato contro i giganti della difesa dell’Union, ma quando serve si fa trovare pronto.

Kvaratshkelia 7 – Marcatissimo, anche tre uomini su di lui. I compagni lo lanciano poco e male in velocità, deve inventarsi giocate da fermo e una gli riesce al 65′: assist per Jack.

Elmas 6 – Più presente rispetto a Cajuste, riesce a guadagnare anche un paio di punizioni dal limite.

Olivera 6 – Fa a sportellate nel concitato finale, presidiando con efficacia la fascia sinistra.

Simeone 6 – Prende il posto di Raspadori facendo il difensore aggiunto sulle palle alte.

Lindstrom - Senza Voto

Ostigard - Senza Voto

Allenatore Garcia 6 – Il Napoli soffre e vince con l’unico tiro in porta.